Alessio Foconi non si accontenta del titolo iridato conquistato nell’individuale e guida i compagni anche sul gradino più alto della gara a squadre. Ai Mondiali di Wuxi, in Cina, il campione dell’Areonautica Militare cresciuto nel Circolo Scherma Terni dà sfoggio di grande concentrazione e classe cristallina nella finale contro i fortissimi statunitensi.
Gli azzurri vi arrivano grazie al netto successo (45-30) contro la Corea del Sud e in precedenza grazie alle vittorie su Australia (45-34) e Polonia (45-23). Il quartetto italiano difendeva il titolo dello scorso anno a Lipsia conquistato proprio contro gli Stati Uniti (45-41 al termine di una finale combattutissima e vinta in rimonta). Ma gli americani vengono da una stagione che li ha visti dominatori in Coppa del Mondo e mai sconfitti. In più il ct Andrea Cipressa deve rinunciare a Giorgio Avola per un infortunio alla caviglia durante il riscaldamento e si affida quindi a Daniele Garozzo, Andrea Cassarà e naturalmente Alessio Foconi.
Parte Cassarà contro Massialas e l’azzurro si porta sul 5-4. Poi tocca a Garozzo (che a Rio nel 2016 vinse proprio contro Massialas) ma Imboden rimonta (10-9). A questo punto tocca a Foconi che contro Chamley-Watson subisce subito un duro colpo di punta dell’americano sulla mano destra. Ma il ternano è in forma strepitosa, rimonta e chiude 15-14 riportando avanti l’Italia. Alessio torna in pedana nel quinto assalto, contro Massialas, e piazza il break che risulterà decisivo (25-20). Da questo momento in poi l’Italia resta in vantaggio fino alla fine. Garozzo incrementa il divario contro Chamley-Watson, poi tocca di nuovo a Foconi che chiude il suo Mondiale portandosi sul 35-28 contro Imboden. Cassarà tiene a distanza Chamley-Watson (40-31) mentre Garozzo piazza la stoccata decisiva che vale l’oro contro Massialas (45-34). Per l’Italia del fioretto a squadre maschile è il terzo oro mondiale consecutivo considerando quello del 2015 visto che nell’anno olimpico (2016) i Mondiali non si sono svolti. Per l’Italia della scherma un bilancio complessivo di 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Per Alessio un bilancio personale di 2 medaglie d’oro.
Due ori targati Circolo Scherma Terni per la gioia del presidente Alberto Tiberi: “Una grande Italia, nettamente più forte degli Usa in questa finale. Alessio ha fatto la differenza più volte. Quando ha portato la squadra sul +5 nel secondo assalto strepitoso contro Massialas. Ma soprattutto con il recupero nel primo assalto contro Chamley-Watson che ha acceso la miccia della squadra, partita poi come un treno. L’Italia ha battuto una squadra forte e conquistato un oro meraviglioso. Senza falsa modestia, devo dire che Alessio ha fatto la differenza”. Appuntamento per i Mondiali di scherma il prossimo anno a Budapest e grande attesa per il ritorno in Italia dell’eroe dei due mondi. Non ha gli occhi a mandorla, ma un chiaro accento ternano. E si chiama Alessio Foconi.