Nella giornata odierna, la squadra italiana di fioretto maschile ha dimostrato ancora una volta la propria superiorità sulle pedane internazionali, salendo sul gradino più alto del podio nella prestigiosa Coppa del Mondo, tenutasi a Il Cairo. Un trionfo che conferma il talento e l’impegno degli schermidori (Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Filippo Macchi e Tommaso Marini), guidati dal CT Stefano Cerioni e supportati dal maestro ternano Filippo Romagnoli.
Il cammino trionfale della squadra azzurra ha avuto inizio dalle fasi eliminatorie, partendo dal tabellone dei 16. Sin da subito, gli italiani hanno dimostrato la propria determinazione e maestria tecnica. Contro l’Australia, l’assalto è stato dominato in modo netto, con un risultato finale di 45-22 a favore degli azzurri.
L’incontro contro la Polonia ha offerto spettacolo e tensione, ma la squadra italiana ha saputo imporsi con autorità, chiudendo l’assalto con un chiaro 45-31 e garantendosi così l’accesso alle semifinali.
Nella semifinale, gli azzurri hanno affrontato gli avversari statunitensi con determinazione e concentrazione, superandoli con un altro 45-31 senza lasciare spazio a dubbi sulla propria superiorità.
La finale ha visto l’Italia contrapporsi al Giappone, ma nemmeno i talentuosi schermidori nipponici sono riusciti a contrastare la potenza e l’unione della squadra italiana. Con una serie di stoccate vincenti, l’Italia ha conquistato l’oro, portando a casa un risultato straordinario e confermando il proprio dominio nel fioretto maschile a livello mondiale. (45-30)
Un ruolo fondamentale in questa impresa va attribuito al ternano Alessio Foconi, il cui contributo è stato determinante lungo tutto il percorso della competizione. Foconi, già protagonista nella giornata precedente con un quinto posto nelle prove individuali, ha confermato la propria forma strepitosa, contribuendo in modo significativo alla vittoria della squadra.
Questo successo conferma ulteriormente il ruolo di vertice della squadra italiana nel panorama schermistico internazionale. Dalle prestazioni di spessore ottenute in tappe precedenti, come il quarto posto a Parigi e la medaglia d’oro a Istanbul, fino alla conquista del pass per le Olimpiadi di Parigi2024, gli azzurri hanno dimostrato una costanza di risultati che li conferma come autentici protagonisti della disciplina.